Era un anno che non toccavo il blog, il che mi lasciavo abbastanza contrariato come cosa visto che scrivere mi piace quasi quanto il fotografare o mangiare pizze molto farcite. L’occasione giusta per togliere un po’ di polvere dal blog era di sicuro il Fuorisalone. Come ogni anno, il Fuorisalone è la palestra giusta per un po’ di fotografia in salsa street…eventi, persone, “scenografie” particolari, c’è tutto…anche se a volte tende ad essere forse troppo congestionato e caotico per riuscire a stare nel flusso e tirare fuori qualche scatto decente con soggetti un filo più isolati. Ora, quest’anno ero in compagnia e quindi mi sono dovuto un po’ sacrificare e ovviamente i ritmi cambiano, diventano più frenetici per riuscire a visitare tutto quanto e anche nel racconto, non scriverò un granchè perchè l’intento non è fmai stato fare reportage ma giusto scattare un po’ in divertimento tra un mobile kitch e una lampada di design che illumina a stento. Prima tappa Triennale e poi, il caos di Via Tortona. Un posto precchio interessante alla Triennale era senza dubbio il giardino con le sue “case” concettuali dove con un po’ di pazienza si sarebbe potuto tirare fuori qualche scena multilayer

Il giardino della Triennale e le sue “case-installazione”
…mentre all’interno, qualche installazione particolare davano un po’ di spunti interessanti…

Tunnel d’uscita dalla mostra “W. Women in Italian Design” alla Triennale

Una troupe giapponese intervista due visitatori alla mostra “TAKEO PAPER SHOWSUBTLE”

Una donna tra i gioielli della mostra al piano terra della Triennale

Un visitatore e i suoi incomprensibili documenti

Walter White in visita alla Triennale

Amorphous / AGC Asahi Glass show, spazio Superstudio